mercoledì 28 dicembre 2016




Ah, se invece che verticale
fosse orizzontale la vita

In quegli occhi amerei cercare
ogni ragione della mia
fin quando non scoprissi loro
esserne la causa e l’effetto,
la vera ascissa e l’ordinata
costante dei miei giorni eterni


Sì, forse una funzione lega
l’esistere e il suo permanere

Non andrebbe dunque d’avere
dubbi d’inchiostro coagulato,
tracce di nulla che lasciassero
carezze illecite di caos
consegnate alla libertà
illusoria della finzione


Ma, è il cielo infinito o termina
al limitare del compreso?

Dove il sorriso di una mente
riuscisse ad esplorare il buio
dando metro al baratro oscuro
e i rimbalzi del suono amassero
avvilupparsi sugli spazi
del senso, alto sarebbe il vivere


Oh, derivano ombre dal panico
che tutto rilegge allo zero

Avrà odore la pelle intenso
di pace dopo la tragedia
come l’amata che sapesse
di casa buona nelle calde
tonalità intime d’un dialogo
mutante d’argomento e d’anima


Già, di sogno integrale è l’area
che nel sempre conta il momento

Tutto comprendesse l’abbraccio,
l’albero e la scure omicida,
ferro freddo sul cuore vile
di chi mente la morte e inganna
la vita sua e l’altrui non ama,
onde incuranti i rami gemmino


Bè, è una sommatoria d’attimi
in serie ogni finale analisi

Se un bacio profondo di mare
donasse potenza alla curva
del mio destino, altra potenza
ne dedurrei nel ricentrarla
determinando lui in ciascun
elemento della speranza


No, non c’è calcolo che sveli
le infinite paure del mai


più, mentre generoso l’eros
contende al thanatos l’Amore

mercoledì 14 dicembre 2016

Di scorie dell'inferno



Di scorie dell’inferno
è lastricato il paradiso in terra,
in cascami di arruffate ricchezze
vivono i prossimi angeli
mentre il sacrificio di madri e giusti
ne illumina il dolore

e l’amore si acquatta
negli occhi di chi vede



Vano è il cielo a chi da cieco vive,
arido ogni giardino,
non ha gioia chi giace nella melma,
non ve n’è per colui
che di melma si nutre e odio respira
nel fuoco di consunzione, nascosto
alla gloria dell’ardente

Labbra nel fango, voce soffocata
è promessa di vita