venerdì 29 settembre 2017




Pezzacci di volta celeste

assimilati a una borsa viola

appoggiata ad un albero

che diventa un tailleur rosa shocking

mentre i corvi sniffano il fumo che sale verticale

e una luce al neon si nasconde dietro al metallo

“Egli ha difeso la fede”

piangendo su un ramo di quercia

Dissipare una trincea nella sabbia

dove è facile affondare le mani

come costruire castelli nei quali rinchiudersi

E il badile che luccica d’oro giace tra la schiuma delle onte









Scavando ho scoperto le stelle,

ritrovato il cielo caduto,

mi sono sporcato di blu,

e gli angeli sputando terra

hanno offerto radici al sole



Più niente

rimane

del buio





Se fu il sonno a precipitarlo,

fu il sogno a preservare il cielo

sotto le impronte dei dannati

che nulla ambiscono ma il nulla

per sé imo e per l’altro perseguono



Attorno

al re–

lativo

d’un basso

nient’altro

che inverso

possibile

dell’alto

si perde

la notte

venerdì 15 settembre 2017







Piangi senza usare i miei occhi.

Sono già stanchi

di troppa vita.

Non credere all’infinità

del mio perdono.

Potresti errare.



Scappa da me.

Ti vendo le mie gambe logore

di pesi e passi di dolore.

Sii profezia.

Affidati ad ogni speranza 

senza illudermi più di te.