giovedì 21 giugno 2018

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Brani di vita

di nuovo azzannano



Sfoglia un chiodo per volta

Perché non siamo

quel che saremmo
 
Nient’altro siamo

che esperienze ed incontri



Pezzi di colpe

ridono d’ansia



Non ricordi, non fatti

Sensi come miraggi

all’orizzonte

sorgono al sogno

che eviti di narrare



Convinto di te stesso

sciupi la verità



Senti l’abisso

secco di bene



Non più concederemo

benevolenza

al romanzo velato

né semi al corvo

che sputa il frutto



Muori senza di noi

privi di te







lunedì 18 giugno 2018

. .





L’albero offre riparo dalle gocce


quando la pioggia inizia


Trattenuta cola invece acqua a lungo


anche dopo il suo termine


Così noi siamo durante il dolore


Da troppo presto a sempre




giovedì 14 giugno 2018

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Se troppi ïo lampeggiano

faro non ci sarà

dopo a rassicurare ancora rotte

Già voce ed ego si librano pari

con enfasi semantica su mio

mai nostro e casistica dissacrata

da sfoggio rio di proprie assoluzioni

Invece che desiderio di pianto

necessiterà gridare altra rabbia

maiuscola contro ciascun pensiero

che tale sia e per questo spaventi

cervelli scaduti a ottuse matasse

facili a penetrare

quando ïo si fa Dio