venerdì 27 luglio 2018

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Ho trafugato i sentimenti al tempo,
lui ladro
di vita e anche gentile di speranza
Finto li indosso nell’ansia del giorno
Meglio un abito già noto a chi aspetta
la sera
che inventare i sorrisi
Se ridi scopri i denti
Reprimere l’istinto
aiuta a mimetizzarsi fra i morti
Troppa verità offende l’idiozia,
orizzonte facile dei viziosi
dove nessun sole arrossa il peccato
Perdonami madre se non sarò
il carro funebre che avresti scelto:
già morire dopo di te
sarà ben dura
e niente garantisce
che potrò piangerti con versi miei
La fiamma non crepita per i vinti
Relative le ore passano in bianco
la notte ubriaca di sesso e dolori
Fradicio di rimpianti
affido gli altrui rimorsi al ludibrio
dei cani,
esseri che vivono il loro soffio
breve e silente con la dignità
sconosciuta a chi sporca
la vita


Quand’ho barato davanti alla luna
le carte
si vergognavano del loro seme
Le Perseidi fanno rotta sul padre
Si nutrono di eroi
dispersi nel vuoto come relitti
di sogni
Passa la gloria. Rimane l’infamia
Celesti sensi innalzano
l’orlo del torvo vulcano quiescente
Non lapilli ma fuochi d’artificio
nella notte sospesa
Andrà
All’interno di cosa l’universo
si espanda
non è dato conoscere
Il mistero è un alibi,
il suo nome ammanta di presunzione
chi spiega dentro il gelo
Oppure è rifiutato
da chi spera in un metro almeno d’oltre
Sgomenta ammettere di non sapere
Che sappiamo come ma non perché
Resta, povero limite,
il dove
Impigliato così
tra le nubi che oscurano la fuga
ristagno
nei dubbi
Un anelito parallelo esplode
ancora
Proseguo barattando
false esperienze con le cicatrici
delle emozioni con le quali inganno
lo spazio



2 commenti:

  1. Io l’avrei intitolata χάος και κόσμος…

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  2. O forse solo caos…
    Nessuna traccia di cosmo in senso filosófico.
    Parole accuratamente ordinate che raffigurano/creano una realtà caotica. Per metterci ordine? Direi di no. Per dare alla luce certezze? No. Piuttosto per estendere il dubbio, per sbilanciare, per indurre a interrogarsi, per trascinare chi ci rimane agrovigliato (mi chiedo se la voluta difficoltà non sarà appunto una astuzia tendente a far intrattenersi chi ci capita fino a quando si scopre irrimediabilmente intrappolato…)

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