Mi sono
addormentato accanto a te,
ho baciato la tua
innocenza
violato il tuo
pudore
E la
contemplazione della notte
ha esplorato l’abisso
dell’infinito,
il buco nero
che tutta la
grazia attira e imprigiona,
tu sua custode
Non chiederti che
mano ti accarezzi
Ho sciato lungo
le tue curve,
neve fresca la
pelle
che non concede
di tenersi
indietro né dare brusche
deviazioni d’intenti
Le crepe della
vita
hanno il sapore
amaro del rimpianto
ma arricchiscono
il sorriso
delle valli più
intime
Il mio sguardo
non è tornato ancora
da dentro il tuo,
perso nella
dolcezza
e nella vastità
di quel profumo
È intriso il mio
del tuo abbandono a me
Si è fatto mio
il respiro profondo
e fragile dei
sogni imperscrutabili
mostrati dal tuo
cuore
Un calore unico
ci ha abbracciati
Mi hai dato amore
durante il
silenzio del sole;
ho provato io a
dartelo