Di scorie dell’inferno
è lastricato il paradiso in
terra,
in cascami di arruffate
ricchezze
vivono i prossimi angeli
mentre il sacrificio di madri
e giusti
ne illumina il dolore
e l’amore si acquatta
negli occhi di chi vede
Vano è il cielo a chi da cieco
vive,
arido ogni giardino,
non ha gioia chi giace nella
melma,
non ve n’è per colui
che di melma si nutre e odio
respira
nel fuoco di consunzione,
nascosto
alla gloria dell’ardente
Labbra nel fango, voce
soffocata
è promessa di vita
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