Per uno scopo minimo
ci alziamo ogni mattina
dimenticando il più
A un po’ banale fine
mangiamo tutti i giorni
scordando chi non ha
Senza opzione di mira
da sempre respiriamo
mai scoprendo perché
Nella brama dei sensi
celando gli insuccessi
scopiamo se si può
Privi spesso di meta
di continuo parliamo
obliando che anche no
Con un intento o meno
anche pensiamo o quasi
ma obnubilando che
D’esito inevitabile
è che moriamo sempre
ignorando cos’è
Si contagia tutto il corpo
RispondiEliminadel ritmo di questi versi,
e così succede che
-nello scrivere un commento-
al posto di un gentil "bene"
battono le dita: "¡bien!"
Devo frequentare più spesso il mio blog...
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