mercoledì 14 dicembre 2016

Di scorie dell'inferno



Di scorie dell’inferno
è lastricato il paradiso in terra,
in cascami di arruffate ricchezze
vivono i prossimi angeli
mentre il sacrificio di madri e giusti
ne illumina il dolore

e l’amore si acquatta
negli occhi di chi vede



Vano è il cielo a chi da cieco vive,
arido ogni giardino,
non ha gioia chi giace nella melma,
non ve n’è per colui
che di melma si nutre e odio respira
nel fuoco di consunzione, nascosto
alla gloria dell’ardente

Labbra nel fango, voce soffocata
è promessa di vita

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