giovedì 19 maggio 2011

E ancora la spiaggia di Pasolini

E ancora la spiaggia di Pasolini
s’impregna di fuggiaschi
Tra ossi calcinati e legni seccati
perenne
sovrasta il rumore di onde, risacca
e aeroplani incazzati di pioggia
brutto inizio per qualsiasi distacco
Goccia salmastro e kerosene pure
mentre fiacco ogni volo
di uccellacci ali pende
su mondezza rigettata dal mare
Stufo di tanta offesa
mostrando continue file di denti
bianchi ruggenti ma poco azzannanti
rimira
tale vomito suo o forse cacca
Bottiglie e cotton-fioc
disseminati privi di speranza
che qui radice alcuna loro attacchi
soffocano d’invidia tutte le erbe,
arbusti e muschi oramai rinsecchiti
e a sprazzi e macchie fra orli di catrame
rinsaccati entro dune microscopiche
negazioni di scivolo
a venti sconosciuti
persino
al metallo tonante sotto al grigio
Incombente come un destino illuso
l’orizzonte staccando le sue linee
dal fondale le accatasta su chi
erubescente al freddo
vagola pesante e scuro tra fioca
volontà, menti incagliate da ruggine
e in questo strenuo bisogno di vita
non vi scorge poesia
possente alma sebbene
altrove
echeggino altri incanti di Natura
Alti essi ed appagati
non abbisognano d’uomo che scacchi
la piantaccia venefica
degradante ricchezze, povertà,
ogni motivo, tutte le ispirazioni,
qualsivoglia peccato
Nascosto qui con connesso riscatto
invece un seme nobile alla terra
s’attacca
E ancora la spiaggia di Pasolini
s’impregna di fuggiaschi
Lì giaccio

2 commenti:

  1. Un'immagine -dice- vale più di mille parole. Eppure talvolta due centinaie di parole dicono infinitamente più di un'immagine.

    http://www.italiainfoto.com/gallery/roma/p11684-fiumicino-la-spiaggia.html

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  2. A este punto, hay una razón más para la próxima vez...

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